Uomo politico francese. Nominato elemosiniere della regina Maria Teresa (1679) e
poi di Luigi XIV (1683), fu vescovo di Fréjus dal 1698. Divenuto nel 1715
precettore di Luigi XV, riuscì a conquistarne interamente la fiducia.
Morto il duca di Orléans (1723), fece nominare primo ministro il duca di
Borbone: nel 1726, fattolo esiliare, divenne di fatto primo ministro.
All'interno favorì lo sviluppo del commercio e della marina e raggiunse
la stabilità monetaria e l'equilibrio finanziario. Fu ostile a
giansenisti e protestanti. In politica estera fu pacifista; convocò il
Congresso di Soissons (1728) e favorì la pace di Siviglia (1729), in
seguito alla quale la Spagna rinunciò a Gibilterra e l'Inghilterra
riconobbe i diritti di Carlo di Borbone al ducato di Parma e Piacenza ed alla
Toscana. Contrario alla guerra di Successione polacca, tentò di
localizzarne il conflitto. Esiliato lo Chauvelin, sostenitore della politica
antiaustriaca, nel 1739 fu arbitro della pace di Belgrado fra Austria e Turchia.
Per ostacolare la guerra di Successione austriaca, tentò accordi segreti
con Maria Teresa. Scoperto, fu esiliato (Lodève, Hérault 1653 -
Parigi 1743).